1976 luglio 25 I lamenti di Maffei e Dibiasi

1976 luglio 25 – I lamenti di Maffei e Dibiasi

Stamattina vado al villaggio e salgo al quarto piano del braccio C. Il sole sta bucando nudi piovose
quando sulla terrazza, gomito a gomito, a chiacchierare pigramente come due vecchissimi amici
trovo gli sciabolatori Maffei e Montano! “Ma allora?”- chiedo stupito-“ è già finita la notte dei
lunghi coltelli?”

Montano è il primo a rispondere:” Tra noi due non è successo nulla. Tutto è accaduto mezz’ora
prima di andare in pedana quando ho visto intorno strane facce, strani movimenti dei dirigenti, una
situazione che non mi andava a genio. Sono loro che hanno provocato questo, non noi.”

Il capodelegazione e segretario generale del Coni Pescante avevo subito precisato che era una
questione tutta vostra e che i dirigenti non c’entravano per niente

.” Pescante non sa nulla e non ha detto la verità.”

S’ inserisce Maffei e dice:” I dirigenti la medaglia d’oro l’avevano già prese con Dal Zotto, di tutto
il resto non gliene fregava più nulla. C’è gente che vediamo attorno di quattro anni in quattro anni:
ci strumentalizzano come limoni spremuti ,questa è la verità.”

Il tono è duro, di chi vorrebbe raccontare un sacco di cose ,ma che preferisce pensarci sopra ancora
un pò e vedere se lo staff della Federscherma si deciderà prima o poi a votare il sacco.

Tutto ciò mette rudemente a crudo il rapporto esistente tra dirigenti e atleti, non soltanto nella
scherma naturalmente.

Quando i due sciabolatori se ne sono rientrati nella stanza 460, ho pensato che non sarebbero potuti
arrivare peggio alla finale a squadre. L’oro di Monaco sta prendendo macchia.