1974 giugno 24 Senza gioco, senza fortuna, senza niente

1974 giugno 24 – Senza gioco, senza fortuna, senza niente

Polonia – Italia 2 – 1
Marcatori: 38’ Szarmach, 44’ Deyna, 86’ Capello.
Note: 70.000 spettatori di cui 55.000 italiani. Burnich è uscito al 33’ in seguito ad infortunio.
Ammoniti: Kasperczak al 22’ per gioco falloso, Boninsegna al 73’ per fallo su Gordon, Musial al 85’.

PRIMO TEMPO
1’: cross di Causio dalla destra, il portiere polacco esce quasi a vuoto, Anastasi si avventa per mettere
il gol di sinistro, ma il biondissimo Gordon lo sbilancia con un colpo di anca sul fianco destro.
Soprattutto per questo Anastasi non riesce a mettere in gol: uno sbilanciamento da rigore, ma non è
passato nemmeno un minuto e anche l’arbitro è “a freddo”.
3’: si leggono subito le marcature: Spinosi-Gadocha, Facchetti-Lato, Morini-Szarmach, Smuda-
Chinaglia, Srymanowsky-Anastasi, Musial-Causio, Deyna-Benetti, Kasperczak-Capello, Maszezyk-
Mazzola.
4’: servito molto bene da Capello, Chinagli parte sulla tre-quarti con la sua classica falcata, ma si
impappina un attimo a contatto con lo stopper e ritarda il tiro: palla in corner.
5’: sulla ribattuta della difesa polacca Mazzola stoppa in aria e scaglia uno stupendo destro deviato
casualmente da un difensore della Polonia, ancora in corner;
15’: Italia in contropiede con Chinaglia che scambia un po’ colpevolmente un po’ in ritardo, con
Mazzola: sul piano dello schema, sarebbe stata questa la azione migliore da gol degli azzurri;
18’: palla-gol per i polacchi. Tra difensori si dirigono ad interdire su Deyna lasciando smarcato a
sinistra Szarmach: fortunatamente il centravanti della Polonia sbaglia la conclusione;
31’: brutto episodio per l’Italia. Mentre si avventa per deviare di testa, Burnich viene colpito di lato
da Szarmach: il libero azzurro, essendo in velocità, cade molto male mettendo fuori uso il ginocchio
destro. Dopo un minuto, il medico Fini fa segno a Valcareggi che Burnich non ce la fa: entra Wilson.
33’: in area, Facchetti toglie con gran tempismo il tiro dal piede di Gadocha;
38’: sul lato destro del campo: scatta la mezz’ala mediano Kasperczak. Pure inseguito da Anastasi, il
polacco riesce a crossare di destro molto bene verso il limite dell’area di rigore dove sono piazzati
Morini e Szarmach. Wilson è lontano qualche metro, Szarmach esegue un ottimo stacco scarsamente
contrastato da Morini in elevazione: la distanza notevole: da quasi 16 metri, il tiro è forte, quasi nel
sette, alla sinistra di Zoff. Imparabile. Nessuna colpa per il portiere. La Polonia comincia a vincere 1
– 0;
39’: buon destro fuori di poco di Chinaglia;
40’: ennesimo slalom di Mazzola che dopo aver driblato quattro giocatori, serve la palla-gol a Causio,
nella posizione di ala destra, in piena area: invece di tirare rasoterra Causio esegue un mezzo
pallonetto che non riesce però a superare il portiere.
Dopo un’azione Mazzola-Causio, cross in area per Chinaglia, un po’ diagonale rispetto al portiere
polacco. Chinaglia non riesce a schiacciare di testa, lui che specialista non è, e solleva male sopra la
traversa;
45’: ancora Kasperczack, inutilmente contrastato dal suo avversario diretto Capello, allunga da destra
un passaggio, questa volta rasoterra, per Deyna. Da gran campione, Deyna batte al volo di destro,
come gli arriva il pallone, di impatto precisissimo e forte; il tiro si insacca a mezzo megtro da terra,
lungo il palo. 2 – 0 e adesso la partita ed il Mondiale dell’Italia sembrano proprio finiti.

SECONDO TEMPO
2.t.: Boninsegna sostituisce Chinaglia.

1’: Szarmach esegue, in personalissima progressione, un colpo di testa e un successivo tiro da distanza
ravvicinatissima. Sul colpo di testa, Zoff evita il 3 – 0 con un gran balzo a mezza altezza. Poi
l’attaccante non riesce a mettere dentro sulla respinta.
2’: coordinatissimo e violento sinistro di Anastasi da circa venti metri: ora anche la sfortuna si mette
contro l’Italia; infatti il gran tiro rimbalza sul palo a portiere battuto!
5’: Benetti in area tenta un pallonetto e forse Zmuda commette un fallo di mano. Ma non da rigore
come vorrebbe Benetti: mi è parso infatti un tocco involontario;
10’: la Polonia ha assorbito i forcing dell’Italia e adesso manovra tranquilla facendosi applaudire dal
pubblico italiano;
14’: Boninsegna lancia sulla destra Causio: l’azzurro finta due volte l’avversario in area e batte un
tiro diagonale da non più di otto metri. Sulla linea, con il petto, salva Szymanowsky! A un paio di
metri dalla porta, Anastasi e Boninsegna protestano ritenendo il tiro troppo difficile e preferibile un
passaggio a colpo sicuro;
22’: Gordon zompa come un pachiderma sulla caviglia di Mazzola. Sandrino rimane a terra ma si
solleva con la faccia dolente. Sul calcio di punizione, Facchetti buca la barriera ma non supera il
portiere;
26’: testa di Deyna ben piazzata sulla sinistra di Zoff, a fil di palo: questa volta il portiere sarebbe
stato battuto;
27’: per “vendicare” Mazzola, Boninsegna tira un brutto tackles alla tibia di Gordon che stramazza a
terra. L’arbitro ammonisce giustamente Boninsegna.
31’: errore plateale di Benetti in area, Deyna solo ma Zoff gli esce sui piedi e riesce a bloccare
miracolosamente tra due attaccanti polacchi;
32’: esce Szarmach, per una botta al naso. Lo sostituisce Cmikiewicz;
33’: Spinosi devia un gol fatto a Gadocha;
34’: cross di Causio; testa fi Facchetti non più di tre metri dal portiere e strepitosa parata a mezza
altezza dal numero uno polacco!
35’: destro ravvicinato di Benetti: il portiere si salva questa volta fortunosamente in pieno e
orgoglioso forcing dell’Italia;
40’: su un alleggerimento offensivo della Polonia, Deyna viene liberato centralmente tenta il
pallonetto su Zoff che sta almeno 5-6 metri fuori della porta: Zoff riesce ad intercettare con la punta
delle dita;
41’: da Benetti a Boninsegna a Capello che si è smarcato sullo scatto in area, nella posizione di interno
sinistro, tiro rabbioso a mezza altezza, con il collo del sinistro e gol, un bel gol ma assolutamente
inutile, perché oramai è troppo tardi.
Mancano quattro minuti scarsi alla fine della partita e l’Italia con il 4 – 1 dell’Argentina contro Haiti,
legge sul tabellone luminoso del Neckarstadion la sua eliminazione dal mondiale ’74.