1972 settembre 6 La polizia ha sparato alla cieca
LA POLIZIA HA SPARATO ALLA CIECA
Monaco, 6 settembre
Apprendo a tarda ora due particolari che danno oltretutto la misura della disumana tensione alla quale
sono stati sottoposti ostaggi e polizia tedesca dai “killers” di «Settembre nero».
Durante	 le	 trattative	 al	 Villaggio,	 poiché	 i	 funzionari	 tergiversavano	 sulla	 concessione	 dell’aereo,	 due
terroristi	 sono	 scattati	 in	 piedi	 puntando	 la	 canna	 del	 mitra	 a	 due	 israeliani	 appoggiati	 al	 muro:	 «Se
inventate	questa	difficoltà	–	ha	detto	uno	degli	“ultras”	–	ne	ammazziamo	subito	due,	qui	davanti	ai	vostri
occhi.	 Non	 vogliamo	 che	 vi	 illudiate	 non	 prendendo	 sul	 serio	 gli	 ultimatum».	 La	 controparte	 ha
immediatamente	ceduto	quando	le	dita	stavano	già	sul	grilletto.	Visto	il	no	di	Israele	alla	liberazione	dei	200
prigionieri,	 la	 polizia	 ha	 sempre	 ritenuto	 che	 la	 partenza	 avrebbe	 significato	 la	 fine	 matematica	 per	 gli
ostaggi.	
All’aeroporto,	 i	 terroristi	 hanno	 chiesto	 un	 bus	 anche	 per	 il	 brevissimo	 tragitto	 tra	 gli	 elicotteri	 e	 il
Boeing.	Avutone	uno,	lo	hanno	rifiutato;	ne	volevano	un	altro,	di	diverso	tipo.	È	stato	a	quel	punto	che	la
polizia	ha	valutato	di	trovarsi	di	fronte	all’ultima	possibilità	di	sparare	all’aperto,	anche	se	praticamente	alla
cieca,	nel	buio.	L’incendio	di	un	elicottero	è	avvenuto	subito;	le	raffiche	a	corta	distanza	si	sono	esaurite	in
pochi	minuti,	ma	la	sparatoria	con	i	superstiti	arabi	è	durata	fino	alle	2,30	(ora	di	Monaco).	
Quanto	alla	diffusione	in	tutto	il	mondo	della	falsa	notizia	sulla	liberazione	degli	ostaggi,	sembra	stata
determinata	dall’errore	di	un	funzionario	di	polizia,	che	ha	scambiato	un	gruppo	di	agenti	in	borghese	per
ostaggi:	 la	 segnalazione,	 passata	 immediatamente	 all’agenzia	 di	 stampa	 tedesca	 e	 alla	 televisione,	 è
rimbalzata	ovunque.