1971 febbraio 21 I giorni scortesi di Gigi Riva

1971 febbraio 21 – I giorni scortesi di Gigi Riva

Gigi Riva scalognato: il calcio di Hof ( che qualche giorno fa ha sistemato anche l’ungherese
Gorosco). Riva turbato da una vicenda giudiziario-sentimentale che l’ha visto e lo vede tuttora
braccato dall’ ossessiva voluttà degli anni ‘ 70 per la privacy delle persone pubbliche, meglio se
“divi ”. Riva setacciato dal fisco: come tutti i pagatissimi protagonisti del football. Riva introverso
per carattere. Riva ingolfato psicologicamente dal tentativo di riassorbire fratture ossee e legamenti.
Dico ciò per inquadrare le obbiettive difficoltà del personaggio. Difficoltà che però non assolvono
Riva da atteggiamenti di scortesia tout court. Il personaggio sta forzando la mano, tanto che ce ne
dispiace per la molta stima che portiamo a questo grande atleta. La Nazionale ha veramente
funzionato da “ consulto ” al capezzale del Cagliari: la giusta stanchezza di Scopigno e la musoneria
spinosa di Riva si sono offerte meglio precisabili.
Racconto due episodi: il primo inedito, il secondo no.
1) Cesare Galimberti, fotografo, scende dal DC-9 che ci porta da Milano e piglia subito un taxi per
l’Amsicora. Appuntamento con Scopigno e Riva, per quattro chiacchere e qualche flash: un
fototesto che faccia il punto sulle condizioni fisiche del giocatore. Galimberti entra allo stadio,
piazza il teleobiettivo: Riva gli manda un ragazzo per invitarlo a non scattare nemmeno una foto
dell’allenamento. Il fotoreporter insiste. Niente: ma che significa tutto ciò?
2) La Nazionale sta in ritiro a 35 Km. Da Cagliari. Riva possiede una fiammante Ferrari. La
squadra suppone una visita, tra amici, qualche minuto soltanto. Invece nulla: mai visto, nemmeno
una telefonata. Franchi fissa un appuntamento. Lo aspetta un paio d’ore prima della partita. Riva
non si fa vivo. Beh, a questo punto, non ci sto più: la “ comprensione ” non funziona ulteriormente.
Un asso, un professionista, deve avvertire esigenze “ d’equipe ” o, se non altro, di formale
educazione.
Dunque un momento duro polemico, irritante. La situazione clinica è controversa.
Un mese fa si era parlato addirittura di ritorno in campionato a Verona. Poi la stampa sarda diede
per sicuro un tempo, con il numero 13, contro la Samp. Infine, silenzio. Domenica contro l’Inter,
Riva non ci sarà di sicuro. Scopigno spera ora che bastino 15-20 giorni di rodaggio intenso. I medici
( soprattutto Frongia) non ne sembrano però molto convinti. Parlano di convalescenza lunghissima.
Valcareggi spera di poterlo avere a pieno standard in maggio a Dublino. La frattura ossea non fa
problema. Sono però i legamenti a turbare le intenzioni sardo-azzurre. La caviglia è ancora rigida;
le torsioni sono difficoltose; Riva, correndo, mostra un’andatura claudicante.
Mentre la muscolatura si sta rimpolpando, la ruggine sta nei legamenti che ingabbiano la caviglia.
Come previsto, d’altra parte. Gli allenamenti sono nella fase più delicata. Campionato e Nazionale
aspettano il “ samurai ”.