1966 febbraio 21 “L’Inter ha… osato”

1966 febbraio 21 (Supersport)

“L’Inter ha… osato”
Grazie Mago dice Pesaola

BRESCIA – Bruno Pesaola non ricorda nulla. La partita, le marcature, gli uomini, le occasioni. A
cosa serve ripensarci quando è spalancata la bocca appetitosa e gaudente della classifica? Il futuro
del Napoli, non il passato, lo attraggono con giri di capo da vertigine: «Classifica alla mano,
abbiamo guadagnato un punto sull’Inter e… uno indiretto sul Milan! Per questo, soprattutto per
questo, mi è piaciuta la partita! Passiamo avanti, anzi scendiamo un po’, per piacere, a Catania! Qui
bisogna dire qualcosa che vale, per Dio: il Napoli a Catania ha pareggiato a suo tempo. Che cosa è
stato detto allora? Che abbiamo fatto una figura grama, che non abbiamo saputo osare, proprio
osare, me lo ricordo il termine… Ecco l’Inter ha… osato eee…! Noi invece siamo prudenti,
vogliamo continuare ad esserlo. Partite facili in Italia non esistono e il Brescia non era facile, come
non era il Catania per l’Inter e la Spal per il Milan. Questa è la verità e, a proposito, mi ricordo che
un’altra volta la sconfitta di Catania è stata fatale all’Inter: quell’anno perse lo scudetto…! ». E il
Petisso nasconde il ghigno sotto due dita di barba scaramantica, domenicale.

« Brescia è difficile soltanto perché non esistono partite facili o anche per qualche altra

ragione?»

« C’è dell’altro! – spiega Pesaola – Cioè un Sivori al cinquanta per cento, sulla carta e in campo,

per postumi evidenti di una influenza violenta e di un quasi annegamento contro il Bologna! »

« Non le pare anche che anche Postiglione… ? »
« Nooo, Postiglione ha fatto quello che doveva fare: non dimentichiamo per favore che era la
prima partita stagionale e che un giocatore non può tornare al campionato come se non fosse mai
mancato »

« Ci sembrava un po’ assente… »
« Postiglione è un giocatore di classe: in una partita da combattimento come questa era fatale che
alla lunga accusasse il disagio, ma non molto per la verità. Certo, da quando ha preso quel brutto
colpo agli adduttori, non si poteva più contare su di lui »

« Giocatori a parte, è soddisfatto della media inglese del Napoli? »
« Vittoria in casa, pareggio fuori è la media scudetto! »
« Allora ne vuoi parlare? »
« Aspettiamo il Milan! »
« Perché? »
« Perché solo quella partita dirà se il Napoli può davvero vestire il ruolo di sfidante al titolo o se

invece dovrà accontentarsi di essere entrato nel giro dei “grandi”! ».

Il piacere di Omar

« E’ quella la nostra partita! » interviene Omar Sivori, meno affaticato della scorsa settimana e
soprattutto consapevole di aver superato il momento critico, senza seminare tracce di morte sul
sentiero del Napoli.

« Il ritmo del Brescia ti ha tagliato un po’ fuori? », gli chiediamo.

« Il Brescia è una di quelle squadre che ti costringono a correre per novanta minuti. Comunque
anche se non fosse stato così, non potevo che accusare la fatica: durante la settimana non mi sono
mai allenato o quasi, quindi non potevo fare i miracoli. Ho stretto i denti e adesso sono soddisfatto »

« Del risultato o del gioco? »
« Il gioco non sarà stato eccellente, ma il risultato è molto importante per noi: questa era una
tappa difficile, un ostacolo che dovevamo scavalcare a tutti i costi, per poter rimanere… dove dico
io! »

« Cioè? »
« A contatto di gomito! »
« Il contatto ora è ancora più positivo! »
« Sì, lo so, la sconfitta dell’Inter e il pareggio del Milan, sì sì »
« Prevedevi la sconfitta dell’Inter? »
« Non la prevedevo affatto, ma mi fa piacere! Soprattutto ora che, ripeto, non perdendo a

Brescia, abbiamo mantenuto il passo in un momento molto delicato del campionato »

« E tu il passo lo manterrai? »
« Debbo riprenderlo, ma sono tranquillissimo: ho superato il momento falso e adesso comincio a
risentire i polmoni aperti, senza affanno: sono sicuro che, con il Milan, non mi avranno più al
cinquanta, ma senza dubbio al cento per cento »

« Soprattutto José lo spera! »
« Ehhh, lo so, debbo restituirgli il favore! Ma non sono tanto magico da prevedere come ha fatto

lui con la Juve il minuto o quasi della vendetta: la palla-gol gliela darò, ma non so proprio
quando! »

Roberto Fiore si sta rilassando dalla tensione snervante della panchina dà istintivamente

un’occhiata all’orologio…: « Chisti pensano al minuto! Io sto ancora pensando al Brescia! »

« Ha avuto paura di perdere? »
« Una volta, quando ho visto Bruells libero davanti a Bandoni! Ma abbiamo anche rischiato di

vincere con Altafini! Comunque sarebbe stata una ingiustizia per il Brescia »

« E per il Napoli? »
« Un premio eccessivo: la difesa è stata normale, ma l’attacco, con Sivori in cattive condizioni,

ha girato poco »

« Girerà di più domenica? »
« Ci stiamo già preparando spiritualmente! »