1965 novembre 15 Sivori mente “Meglio Ferrini che la Ciangottini”

1965 novembre 15 (Supersport)

Sivori mente: “Meglio Ferrini che la Ciangottini!”

NAPOLI – « Meglio Rocco che la macchina da presa! ». Sivori, l’“idolo in controluce”, sorride per
un attimo: « Meglio Ferrini che la… Ciangottini! Scherzi a parte, credo di saperci fare alla
domenica, sul campo, più che sul set! »

« Eppure, a sentire le cifre degli incassi napoletani dei primi giorni sembra che l’Omar in

controluce ci sappia fare, no? »

« Il regista che mi ha diretto sostiene che sono nato attore… »
« In fondo anche Heriberto ti considerava un grande attore, ma… del passato! »
« Lasciamo perdere Heriberto: ho fatto questo film proprio per dimenticarlo! »
« E ci sei riuscito? »
« Più che il film è stata Napoli a riuscire in questo, ad aiutarmi a uscire da quello che era
diventato quasi un incubo. Comunque, nei giorni più caldi della polemica, mettermi a interpretare
me stesso, con calma senza baccano e… »

« Movimiento? »
« Sì, anche senza quello! Mi è servito a distrarmi e a divertirmi una volta tanto; perchè, è la
verità, in quel periodo non riuscivo più a divertirmi. Fra me e Heriberto, se vogliamo distaccarci un
po’ da quella che è stata la visione immediata delle cose, non era poi questione di vedere chi avesse
torto o ragione. No, c’era di più! ».

« Che cosa? »
« C’era una impossibilità congenita di capirci, di comprenderci: come tra due coniugi che ad un

certo punto non vanno più d’accordo: è la fine e basta! »

« Senti, e, prima della fine del… film, per quanti giorni hai fatto l’attore vero? »
« Dieci giorni appena! »
« Hai faticato molto nel nuovo ruolo? »
« Macché fatica! E’ molto più faticoso giocare al football! E poi basta pensare ad una cosa: ogni
partita è uno spettacolo a sé, un atto unico. Non puoi ripeterla per migliorare, non puoi tirare
un’altra volta se hai sbagliato gol! No, quello che è fatto è fatto quando è fatto: sul set invece
potevo… rifare il dribbling se non mi era riuscito come volevo io! Capisci? »

« Capisco, ma allora perchè preferisci sempre “girare” alla domenica? »
« Perchè giocare non è il mio mestiere: è la mia vita. Quando ho cominciato l’ho fatto perchè
sapevo fare solo quello! Dopo ho pensato ai soldi e alla professione, ma anche non ci fossero stati
quelli avrei continuato. Il film è venuto dopo… »
« E il film, rivisto in poltrona, ti è piaciuto? »
« Non sono un critico e quindi è meglio che lo dicano gli altri. C’è però una cosa che non mi ha

soddisfatto per niente »

« Quale? »
« Il doppiaggio! »
« E’ sempre difficile doppiare Sivori! Me l’ha detto anche il tuo amico Charles! »
« Con la palla tra i piedi forse ma non credevo anche con la voce! Quella che mi hanno dato non
è la mia: è di Franco Pucci, ma io non parlo così, non mi riconosco insomma. E questo non mi
piace! Del resto fa parte del sacrificio della professione… »

« E’ proprio pensando alla vita di sacrificio che fa un calciatore — mi diceva il regista
dell'”attore” Sivori, Enzo Battaglia, il giovane che si è affermato con “Gli Arcangeli” — pensando
alle continue rinunce alle quali sono sottoposti che ho impostato il film attorno a Omar. L’ho messo
al centro di un clima di tentazione dal quale Omar esce diritto, pulito, neppure sfiorato dal fango. »

« Perchè allora il film è vietato minori di diciotto? »
« E’ incomprensibile, perchè i tagli, i rarissimi tagli, erano stati fatti e adesso è un film da

educande! »

« Che tagli erano stati fatti? »
« Un seno della Tissier che mi era sfuggito così… senza che me ne accorgessi, due gambe

accavallate e un “puttana!” gridato senza tanta convinzione!! »

« E basta? »
« Basta! »
« Seno a parte, le è sfuggito niente di Sivori attore? »
« Omar è modesto e non lo dirà mai, ma è molto bravo anche sul set. A volte era quasi irritante,
perchè con un dilettante come lui mi sarei aspettato dl dover ripetere le cose e le scene cento volte.
Invece no! Gli dicevo “fai così”, ed era già fatto come si doveva! E’ un grosso personaggio in tutti
sensi »

« E’ meraviglioso! » mi ha confessato a palpebre abbassate Angela Freddi, la segretaria buona (e

bella) che ha fatto da “seconda”, dopo la Ciangottini.

« Non era una delle tentatrici? »
« Affatto! Ero accollatissima, seria e riservata »
« Che cosa ha trovato di meraviglioso in Sivori? »
« La simpatia, la cortesia e la bravura »
« Aveva mai visto una partita di calcio prima di interpretare questo film? »
« Sì, molte! Sono romana e tifavo per la Lazio! »
« Tifava? Perchè adesso…? »
« Adesso sono tutta per il Napoli!!! »
Potere agli idoli…