2001 Aprile 1 La politica/1

2001 Aprile 1 – La politica/1

Da una ricerca risulta che nelle famiglie italiane si discute sempre meno di politica. E ci credo, se la
politica parla da sola.

La famiglia bada al sodo, è un’istituzione che funziona da bene-rifugio. Papa Giovanni, appena eletto,
scrisse nel suo diario notturno: “O miei cari genitori, o mamma, o padre mio, o nonno Angelo, o zio
Zaverio, dove siete?”.

Luogo della concretezza e del vivere, la famiglia fa molta fatica a ospitare una politica astratta.
Dunque se ne ritrae, a riprova che la famiglia è sana, tutt’altro che qualunquista.

Anche gli strumenti di comprensione tacciono, riservati a pochissimi specialisti. Più si parla meno si
comunica, a sostegno del numero altissimo di incerti che dichiarano “non so”.

Sfido io. Certe candidature con il coltello tra i denti si spiegano anche con lo scorporo, le liste civetta,
le desistenze, il gioco delle opzioni tra maggioritario e proporzionale: un marchingegno che nemmeno
il prof. Giovanni Sartori riuscirebbe a spiegare.

Al confronto, le care vecchie inestricabili “convergenze parallele” di Aldo Moro sembrano esplicite
come i motti di Mussolini.