1995 settembre 28 Finalmente il Nordest si è stancato

1995 settembre 28 – Finalmente il Nord Est si è stancato

Forse, ci stiamo stancando di essere fessi. Ci stiamo stancando della finta autonomia. Del finto
regionalismo. Del Nord Est che fa l’andatura dell’economia italiana ma non riesce nemmeno a succhiare
le ruote del gruppo quando si tratta di suddividere le risorse nazionali: per investire non a fondo perduto,
secondo consuetudine dello Stato-feudo. Forse, ci stiamo stancando di marciare divisi con risultato zero.
Di anteporre il cortile di partito alle regole d’assieme. Di ascoltare da almeno due anni la litania del
federalismo senza fare un solo passo avanti, anzi retrocedendo. Forse, ci stiamo stancando di un ruolo da
area ricca ma campanilista, forte ma debole nella rappresentanza, sempre più insofferente all’inefficienza
e alla burocrazia ma perennemente alla ricerca di strumenti, occasioni e uomini per dare peso a
un’iniziativa da area europea. I sindaci si stanno stancando e questo è il fenomeno più rivoluzionario in
atto a Nord Est perché salda le istanze popolare con la fame di servizi dei ceti produttivi. Potenzialmente,
un grande patto che nelle prossime settimane – settimane non mesi né tanto meno anni – è destinato ad
aumentare la pressione e a individuare sbocchi concreti. Su questo sfondo si inserisce l’esigenza di
spazzare via l’ANAS. La grande riforma si è limitata a cambiare in ENAS il nome ANAS! Un ente
campione della corruzione, del degrado viario, della lentezza burocratica e del centralismo più logoro.
Mi ricordava un giorno l’ex sindaco di Padova, Giaretta, come l’ANAS si sia disimpegnato prima dalle
autostrade poi dalle tangenziali (vedi Brescia, Vicenza, Verona, Venezia) per specializzarsi nei vincoli
procedurali e patrimoniali. Con caduta della mobilità a Nord Est e aumento dei costi per la collettività:
costi economici, umani, di qualità della vita. Che la stragrande maggioranza dei consiglieri della Regione
Veneto, presidenza compresa, votino oggi la formale richiesta al Governo di “sciogliere l’ente”
regionalizzandone le competenze segnala nei fatti che la campagna d’autunno del Nord Est riformista è
davvero cominciata.

28 settembre 1995