1995 marzo 18 Mettiamoci nei panni di un cattolico
1995 marzo 18 – Mettiamoci nei panni di un cattolico
Tre anni fa la Dc aveva ancora il 29% dei voti; un anno fa, il Ppi l’11%. Mi metto nei panni di un elettore
che nello scudo crociato si ostinava a intravvedere Alcide De Gasperi e di chi, insistendo poi nel «Partito
popolare italiano», riteneva di essere ritornato addirittura a don Luigi Sturzo. Mi metto nei panni di tanti
che  hanno  creduto  che  fare  politica  «cristiana»  non  fosse  un  atto  di  superbia,  ma  una  scommessa
ragionevole almeno quanto quella di Pascal con Dio. Di tanti che, in fondo, hanno fatto coincidere la
presenza  in  politica  con  la  media  virtù  del  buon  padre  di  famiglia  piuttosto  che  con  la  sospetta
intransigenza  degli  unti  del  Signore.  Provo  a  mettermi  nei  panni  dei  cattolici  che,  pur  separando
laicamente politica e fede, hanno sempre immaginato che qualcosa li tenesse assieme, quasi  in  unità,
oltre  le  differenze.  E  che  il  loro  strano  mastice  consistesse  nei  cosiddetti  «valori»,  residuale  codice
genetico in un Paese tuttora cattolico di nome ma dove i cattolici sono oramai minoranza. Mi metto nei
panni  di  chi,  democristiano prima popolare poi,  non ha nulla, zero, di  cui doversi vergognare, perché
niente  ha  mai  avuto  da  spartire  con  corruttori  e  simoniaci  del  potere,  con  chierici  della  poltrona,  con
dilapidatori di patrimoni ideali. Anzi, votava per l’esatto contrario. Mi metto nei panni di chi sa di aver
rappresentato in buona coscienza, nel segreto dell’urna, l’ultimo atto di una tradizione che sta da sempre
nella  storia  d’Italia,  accanto  alla  liberale,  alla  socialista,  alla  nazionalista,  all’operaia.  Provo  a
identificarmi  in  queste  ore  in  un  elettore  del  Ppi,  un  suo  iscritto,  un  simpatizzante,  un  consigliere
comunale qualunque, e mi chiedo che cosa possa provare, pensare e concludere, leggendo le cronache di
Piazza del Gesù, dove dovrebbero abitare – per programma di partito – la solidarietà, lo spirito di servizio,
la testimonianza… Ci ho provato, senza riuscire a dare una risposta. Ma, forse, mi sono messo nei panni
di un elettore che non c’è più. 
18 marzo 1995