1986 maggio 4 Il dubbio

1986 maggio 04 – Il dubbio

Mettiamoci nei panni di un ministro della Sanità informato dai suoi tecnici che il tasso di radioattività
sta raggiungendo la quota-limite: se non ne tiene conto rischia l’accusa di omissione di atti di ufficio; se
si limita a raccomandare la rinuncia a qualche alimento, passa per un ingenuo che confida troppo
nell’autocontrollo degli italiani. Con la salute non si scherza e già lo scandalo del metanolo sacrificò
qualche legittimo interesse aziendale in nome di un valore collettivo più alto.
Il problema posto dall’ordinanza è un altro. I coltivatori che perdono cento miliardi in ortaggi, i
produttori di un fiume di latte che andrà buttato non si sa dove, gli stessi consumatori sono sotto choc
per la contraddittorietà delle informazioni. Per giorni siamo stati inondati di tranquillanti, «tutto è sotto
controllo», «variazioni insignificanti di radioattività», «ingiustificato ogni allarme», Zamberletti che
ancora ieri sera ribadisce come i dati-rischio non siano mai stati raggiunti e come si stia procedendo
«verso la normalità». Ma, insieme, l’emergenza alimentare!
I ministri lavorano ognuno per sé? Gli strumenti sfornano cifre opinabili? C’è stato troppo ottimismo
prima o troppo pessimismo dopo? L’ordinanza di 15 giorni finirà con il durare tre? Il nostro sta
diventando il Paese del dubbio istituzionale.
maggio 1986