2001 Febbraio 21 Forza cattolici

2001 Febbraio 21 – Forza cattolici

Se tocca il tema della famiglia nel suo programma di governo, Berlusconi ha il tono del vecchio
parroco di campagna; se invoca i valori della politica, Rutelli si converte a vista d’occhio.
Bipolarissimi sì, alternativi pure, però l’uno più edificante dell’altro, entrambi pii e laici per caso.
Attenti ai cattolici come ai loro voti.

Scommetto che non è la Chiesa a consultare Rutelli e Berlusconi, Bossi e Fini; tendo a credere il
contrario: i politici cercano il Vaticano convinti di poter ricevere più di quanto dovranno restituire.
La lusinga della Chiesa è figlia dei laici, probabilmente svelta ad autoinvitarsi nel timore di non essere
invitati. Palazzo Chigi val bene una messa, e anche due, se serve a garantire una Chiesa almeno neutra.

Rispetto al dopoguerra, sono sempre rose e fiori. Quando Stalin domandò ai suoi quante fossero le
“divisioni” al comando del Papa di Roma, la Chiesa schierava la sola guardia svizzera ma contava
sul grande, fedele partito dei cattolici, per dogma interclassista e anticomunista. Gli storici hanno
documentato che, nella vittoria del’48 di De Gasperi (Dc) contro Togliatti (Pci), fu enorme il peso di
Pio XII, delle diocesi, delle parrocchie, dei Comitati civici, dell’Azione cattolica, del sindacato
cristiano e della propaganda radiofonica del gesuita Riccardo Lombardi, detto “il microfono di Dio”.

Quel mondo è defunto da un pezzo, Dio non vota più, manca la Dc, i cattolici scelgono in ordine
sparso, senza comunismo i comunisti sono tutt’altra cosa. La società è più laica, più secolare, più
indifferente, più individualista: se già negli anni ’30 un Papa esecrava l’avvento del “paganesimo”,
che direbbe oggi?

Ciò non toglie che la Chiesa romana resti più che mai domiciliata qui, tra noi, italiana come il Tevere
anche se extraterritoriale come il Vangelo. Nonostante i cattolici siano oggi minoranza in Italia, la
Chiesa ha un uditorio più largo. Nel ’48 faceva crociate, adesso lobby, ma c’è e , come agenzia di
riferimento, si sente.

Altro che precettati. A 70 giorni dal voto, i politici d’ogni fede andrebbero anche in ginocchio dal
cardinale segretario di Stato Angelo Sodano. Il dio più esigente è il sondaggio.