1995 dicembre 7 Fermato secondo la legge
1995 dicembre 7 – Fermato secondo la legge
Quando processarono Socrate, i giudici erano cinquecento. C’era anche tanto pubblico, in più parenti
e testimoni; un processo in piazza, nel senso più nobile della prima democrazia.
All’ex ministro Filippo Mancuso, presentatosi come l’anima socraticamente della giustizia italiana,
è  toccato  tutt’altro  tribunale  e  tutt’altro  processo.  Il  massimo  della  formalità  e  della  forma  per  un
formalista tutto d’un pezzo, anzi il fondamentalista della forma che, conosciuto il pronunciamento
della Corte, non ha potuto che dire: “Rispetto la decisione”.
I quindici giudici della Corte Costituzionale sono nominati per un terzo dal Capo dello Stato, per un
terzo  dalle  Camere  e  per  un  terzo  dalla  Magistratura.  Decidono  sulle  legittimità  delle  leggi,  sulle
accuse ai ministri, sui conflitti di attribuzione tra i poteri com’è capitato a Mancuso contro Scalfaro,
Dini e il Senato.
Lasciamo ai giuristi fare il loro mestiere, soprattutto quando conosceranno le motivazioni. Il senso
della  decisione  è
il  procedimento  per  sfiduciare  Mancuso  era
istituzionalmente corretto. Nessuna violenza, nessun arbitrio, nessuna illegalità, nessuna ferita  allo
spirito  o  alla  lettera  della  Costituzione:”  La  mozione  di  sfiducia  individuale  –  ha  precisato  il
presidente della Corte – rientra nella logica del sistema di governo parlamentare”.
Fin qui la Corte, capitolo formalmente chiuso. La sfiducia a Mancuso passa in giudicato.
Per noi,  che avevamo  titolato  “Libera nos a Mancuso”, la soddisfazione è piena. Con una postilla
politica  sul  ministro  tecnico  che  più  assunse  rilievo  politico,  nei  fatti  se  non  nelle  imperscrutabili
intenzioni.
La più testarda attività di Filippo Mancuso fu ispettiva, con particolare puntiglio verso il “pool” di
Mani  Pulite.  Nessun  potere  può  esimersi  dal  controllo  di  legalità,  ma  i  magistrati  hanno  il  diritto
costituzionale di lavorare senza sentirsi per ciò stesso imputati.
Mancuso voleva processare Mani Pulite. E’ stato fermato, secondo legge ha detto la Corte. 
lampante:
tuttavia
tutto