1967 dicembre 16 Corso sa fare tutto parola di mago Helenio

1967 dicembre 16 (tuttosport)

Con Mariolino e Cappellini forse l’Inter dei bei tempi
Corso sa fare tutto parola di mago Helenio

MILANO, 15 dicembre
Qualche giorno fa, esattamente mercoledì scorso, Angelo Moratti ebbe a dirci: « Non si può
dimenticare che Corso è giocatore di classe immensa. Io, tra l’altro, l’ho sempre seguito con
particolare interesse, perchè è come se fosse un prodotto del nostro vivaio, dal momento che è
venuto da Verona a sedici anni. Sono d’accordo nel dire che la classe va accompagnata da altri
elementi, soprattutto dalla forma fisica, ma è chiaro che Herrera, prima o poi, un posto in squadra
per lui non può non trovarlo ».

Helenio Herrera, il posto in squadra per Mario Corso lo ha trovato subito. E il discusso mancino
di San Michele Extra rientrerà in squadra, come avevamo anticipato già ieri, proprio domenica
prossima contro la Sampdoria di Fulvio Bernardini. Questo è il vero fatto nuovo della settimana.
Dopo la partita di Coppa Italia a Pisa non era mancato chi lo aveva dato ancora « fuori corsa », ma
il tecnico interista ha deciso il recupero immediato. A dir la verità, la cosa sembrava matura già
contro il Torino, dal momento che, nel provino a porte chiuse di metà settimana, Corso aveva
giocato ad un livello notevole, segnando due reti e legando, in posizione avanzata rispetto
all’abituale, con Sandro Mazzola, centravanti. Ma Herrera, alla fine, ci aveva ripensato ancora una
volta ed aveva preferito Bonfanti. I risultati, nonostante la vittoria-Dotti, non incantarono nessuno.
E il « mago », nella giornata di ieri, ha modificato i suoi piani, ristabilendo quello che era già stato
dato per un principio sepolto, e cioè la coesistenza Suarez-Corso. Dopo la partita contro la
Sampdoria si potranno tirare somme più indicative, anche perchè non è detto che, a lungo andare,
l’alternativa posta da un certo tempo tra Suarez e Corso debba necessariamente risolversi sempre a
favore del trentaduenne (2-5-1935) asso spagnolo. La responsabilità che in questo momento pesa
sulle spalle di Corso è grande. Il giocatore sa che a San Siro l’attenzione dello staff interista, del
pubblico e della critica sarà puntata tutta su di lui.

«Contro il Torino — ci ha detto Moratti — la squadra, questo sì, ha dimostrato di saper soffrire,

di essere ritornata a combattere fino all’ultimo momento. Per lottare, l’Inter lotta… ».

E’ in questo clima che rientra Corso. Il giocatore si rende conto della situazione. Sa che in
tribuna piazzeranno i contachilometri e i cronometri, per vedere quanto correrà ed a quale velocità.
Giocherà non proprio di punta, ma più avanzato del solito. Non farà più, in sostanza, il mediano!

Sul tasto del giorno, Helenio Herrera ha detto: « Corso sa fare tutto, sarà quindi molto utile alla

squadra. Io ho molta fiducia in lui e credo che rivedremo il Corso migliore ».

« Giocherà tutto di punta? »
« Mi meraviglio di tutte queste polemiche che sono state fatte su Corso punta e su Corso non
punta: lui giocherà di mezza punta, ma questo non vuoi dire che giocherà soltanto avanti. Se servirà
alla squadra, potrà scambiarsi con Suarez per proteggere la difesa. Corso avrà insomma solita
libertà in campo: a Pisa ha fatto il centrocampista, ieri pomeriggio invece, qui alla Pinetina, ha
giocato come voglio io e mi è piaciuto molto. Allora dica che sono felice di offrirgli l’opportunità di
riprendere la fiducia di tutti ».

« Come giudica la Sampdoria? »

« Un’avversaria difficile che non si può pensare ci sottovalutare. La Sampdoria ha buoni
giocatori come Frustalupi, Vieri e Cristin e in più ha giocatori anziani, di molta esperienza, che
sanno guidare i giovani »

« Qual è l’obiettivo immediato dell’Inter? »
« Abbiamo bisogno di due punti andare alla sosta internazionale con una buona posizione e
prepararci allo sprint finale. Con la sosta abbiamo il tempo di recuperare anche Nielsen che ha
ancora un risentimento al polpaccio sinistro, Poli che ha una contusione e Benitez che ha la
laringite »

« Un pronostico per fine anno? »
« Spero per fine anno di aver risalito la corrente! ».
Herrera risponde con una larga risata, ma non dice nulla. Gli chiediamo allora se Corso è l’unica
novità della formazione anti-Sampdoria: «No – risponde – c’è anche Cappellini! La formazione è
questa: Sarti; Burgnich Facchetti; Bedin Landini Dotti; Domenghini Mazzola Cappellini Suarez
Corso. »

« Già proprio tutto deciso? ».
« Per Corso sì, per Cappellini vedrò nell’ultimo allenamento. Ma se lui se la sentirà giocherà! Io
spero molto nel vecchio tandem Cappellini-Mazzola! Sennò rimane D’Amato all’ala destra e
Domenghini centravanti ».

Giocherà dunque Cappellini? Ieri il giocatore era ancora molto scettico sulle sue possibilità: ci
aveva lasciato intendere di non essere proprio al massimo dell’efficienza fisica, di non aver ancora il
coraggio di forzare a fondo. Può darsi però che dopo l’allenamento di oggi e dopo l’ultimo collaudo
di domani, i timori residui di Cappellini svaniscano e ci sia una decisione affermativa. Non ce la
sentiamo però, nonostante le molte probabilità positive, implicite nelle dichiarazioni di Herrera, di
dare per scontato l’ingresso di Cappellini. Se comunque dovesse giocare anche il giovane
centravanti, è da notare che con il suo rientro e con quello di Corso, l’attacco dell’Inter ritornerebbe
esattamente identico a quello tipo dello scorso anno.

A proposito di Nielsen, al quale Herrera contestò un’intervista con la minaccia della multa, è
certo che nei prossimi giorni (da giovedì 21 prossimo a Natale compreso) otterrà dall’Inter un
permesso per recarsi qualche giorno in Danimarca approfittando della sosta del campionato. La
moglie di Nielsen, Rudy, fra l’altro, è in attesa di dare alla luce un figlio e proprio in questi giorni
entra in clinica, a Frederikshwan. Sarà un viaggio che certamente servirà al danese per ritrovare la
serenità forse intaccata in questi ultimi giorni.