1966 Carniglia attacca… (Campanati)

1966 (Supersport)

Carniglia attacca… (Campanati)

BOLOGNA – Arriva Heriberto, disfatto, nella tana del sorridente Luis Carniglia: « Hasta la vista
Luis! ». « Hasta la vista Heriberto! Come va la famiglia? ». « Muy bien » risponde Heriberto
stringendo la mano a Carniglia. « Arriba, Luis, muchas gracias! ». Mi strofino gli occhi, apro le
orecchie: ho forse perso la vista? L’udito? Fuori la gente è aggrappata ai cancelli con i cacciavite
infilati nelle serrature: aspetta Campanati. Tre espulsi si sono dileguati nel buio. Un gol, l’unico, si
è portato fino al centro del campo, le braccia mulinanti, l’urlo di protesta di Janich. E adesso? Hasta
la vista, il sorriso di Carniglia, le manate affettuose? Non è possibile! E infatti, appena Heriberto
gira l’angolo, Don Luis si scatena: « Non accetto questo risultato, prima di tutto perché il gol è stato
procurato da una mano tanto colossale che la si sarà vista anche a Milano! E per tante altre
ragioni… ».

« Quali sarebbero? ».
« Basterebbe la mano, non le pare? Come si fa a non vedere un fallo del genere? Sul cross di Del
Sol l’ultimo tocco bolognese è stato quello di Janich e la palla si è alzata: quando è scesa giù,
Dell’Omodarme, che era alle spalle di Janich, ha colpito nettamente di mano e braccio… Passando
a Chinesinho! ».

« Un gol completamente fasullo secondo lei? ».
« Completamente e non soltanto secondo me, secondo tutti: questa è la pura verità ».
« Le altre ragioni, allora…? »
« Non posso parlare dell’arbitro, sennò rischio una multa di cento miliardi e… non li ho! »
« Cambiamo argomento… sulle espulsioni che cosa dice? »
« Non le ho capite! C’è stato un fallo su Bulgarelli, poi è corso Castano e c’è stato uno

spintone… »

« Di chi? E’ importante »
« Mah, gli spintoni li hanno dati un po’ tutti, c’è stata una gran confusione, tutti hanno messo lo

zampino, come si fa ad espellere due dei nostri e uno era quello che aveva subito il fallo? »

« Heriberto ha parlato di “due signori” entrati in campo a rivolgere frasi “gentili” a Leonicini

mentre stava uscendo: lei non ne sa niente? »

« No, io non so niente! »
« Nemmeno Montanari che era assieme a lei? »
« Non credo! Quando Leoncini stava uscendo, Montanari mi ha detto “Andiamo a mettere un po’

di pace” e io sono entrato in campo con lui »

« Ma Leoncini se ne stava uscendo tranquillo, di che pace c’era bisogno? »
« Sta sempre bene la pace in quelle circostanze! »
« Lo sa cosa mi ha detto Colombo, il portiere di riserva della Juventus, che era in panchina con

« No, non lo so! »
« Mi ha detto testualmente che Montanari lo ha offeso ripetutamente, lo ha insultato e che si è

diretto minaccioso verso Leoncini! »

« Io non c’entro con Montanari, io non so cosa lui ha detto: io so che la mia era una missione di

Heriberto? »

pace ».

« E a Bologna che missione di pace aveva contro la Juventus? »
« Un minuto fa è venuto Salvatore a salutarmi e mi ha detto che il Bologna è la più bella squadra

del campionato! »

« E’ sicuro che parlasse sul serio? »
« Sicurissimo, perché è la verità! »
« In questa partita ci sono troppe verità, non le pare? »
« Io conosco la mia ed è l’unica… »
« Quindi mi può anche dire perché ha rinunciato alle scaramantiche maglie bianche? »
« Abbiamo rinunciato di nostra spontanea volontà per non mettere in imbarazzo l’arbitro! »
« Dato il risultato, vi conveniva forse imbarazzarlo… »
« Ancora di più?!!! »
« Un po’ imbarazzato mi è sembrato anche il Bologna »
« In Italia conta soltanto il risultato, come sempre, però ripeto che la nostra squadra è la migliore

d’Italia »

« Anche della Juventus che ha vinto? »
« Perché lei ha visto la Juventus? »
« Le dispiace se giro la domanda a lei? »
« Io non l’ho vista! Mai! Non è stata assolutamente all’altezza dei giocatori che possiede »
« Non le è piaciuta proprio? »
« Assolutamente! Se quello è il gioco del calcio, vuol dire che siamo in piena decadenza »
« Non ha visto nemmeno il movimiento? »
« L’unico movimiento è stato quello del Bologna: la Juventus ha soltanto dimostrato come si
gioca il più grande catenaccio di tutti i tempi: ho contato quindici minuti durante i quali Janich è
rimasto sempre sulla linea della metà campo, perché tutta la nostra metà era vuota »

« Perché allora non siete riusciti a riempire di gol la porta di Anzolin? »
« Perché sembrava stregata come si dice di solito: abbiamo tentato in tutte le maniere, ma non
c’è stato nulla da fare. Un batti e ribatti continuo con cento uomini ammassati in area juventina… è
andata così insomma: abbiamo perso con un gol non valido contro una squadra che non ha mai
giocato! »

« Quindi, secondo lei, la Juventus non ha possibilità di scudetto? »
« Di scudetto? Di retrocessione semmai, di scudetto no di sicuro! »
« Ha colpito un palo però! »
« E’ vero, ed è stato l’unico tiro della Juventus in novanta minuti »
« Eppure non era un grande Bologna »
« Dopo il gol, si è un poco deconcentrato, ha perso in ordine, ma non ha mai dato respiro: è una
vera ingiustizia che sia finita con questo risultato. A noi spettava come minimo il pareggio, per tutto
il bel gioco che abbiamo fatto, anche se l’arbitro lo ha spezzato continuamente fischiando un fallo
dietro l’altro »

« Quando sembra che debba risorgere il Bologna… »
« E’ strano, ma siamo anche molto sfortunati. Al momento giusto non ne va mai bene una,
succede sempre qualcosa che non ha a che vedere con il gioco e siamo fregati. Adesso abbiamo
perso anche Bulgarelli e Haller… Non è poco! »

« L’Inter ha vinto a Roma… »
« Cosa debbo dire? Ciao Helenio! Mah… »